Nell’ultimo Consiglio comunale, quello del 9 giugno, è stata votata la variante urbanistica definitiva per dare seguito ai programmi di rivalutazione delle spiagge Ripari di Giobbe, Acquabella e Punta Ferruccio. Il punto all’ordine del giorno recava il seguente oggetto: “Intervento per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica: Riserve naturali di Ripari di Giobbe e Punta dell’Acquabella. Approvazione definitiva della variante urbanistica”. Abbiamo deciso di intervistare il relatore di questa variante urbanistica, l'assessore Gianni Totaro, per capire di più su questi progetti. Siamo stati ricevuti nel suo ufficio, nella sede dei servizi tecnici del Comune, siti in via Cavour, dove Totaro ha risposto ad alcune nostre domande.
Qui il video della discussione in aula, a partire dalla relazione illustrativa dell’assessore Gianni Totaro.
Chi è Gianni Totaro
Assessore della giunta Castiglione, 52 anni, ortonese di nascita. Si è laureato in Architettura presso l'Università “D'Annunzio” di Pescara discutendo una tesi progettuale sul recupero di un'area nel centro storico di Terravecchia di Ortona. Fonda nel 2000 uno studio di consulenza integrata specializzato nella consulenza globale alle imprese ed alle Pubbliche Amministrazioni. Dal 2004 è titolare di un proprio studio di progettazione con sede ad Ortona specializzato nella progettazione edilizia, urbanistica e nella consulenza energetica ed ambientale. È attualmente docente a tempo indeterminato presso istituti tecnici per geometri. È entrato, dopo le elezioni del 25 giugno, nella Giunta Castiglione come Assessore con deleghe all’urbanistica, lavori pubblici e viabilità.

Gianni Totaro, 52 anni, assessore nella giunta Castiglione
L’ iter del progetto
Con la delibera del 27/2/17 la scorsa amministrazione ha deciso di partecipare al bando POR FESR Abruzzo 2014-2020 denominato “Interventi per la tutela e valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo” con un progetto base di fattibilità tecnico-economica. Il 3 maggio 2017 è arrivata la conferma del finanziamento e nello stesso mese (durante il commissariamento) si è redatto un progetto esecutivo con l’ausilio di un tecnico. Nell'ultimo Consiglio comunale, quello del 9 giugno, è stata quindi approvata la variante urbanistica, che renderà "applicabile" questo progetto esecutivo. Di seguito la nostra infografica che sintetizza questo importante passaggio amministrativo.

L'intervista Assessore, può sintetizzare in cosa consiste il progetto di riqualificazione delle spiagge Ripari di Giobbe e Acquabella, legato alla variante urbanistica approvata nell’ultimo consiglio?
«Questo progetto esecutivo prevedeva lavori ed interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica: percorsi, piantumazione, cartellonistica, verde attrezzato e tutto ciò che serviva per fruire di queste due riserve. Lo scorso Luglio, appena mi sono insediato, ho voluto prendere visione del progetto e ho notato che tra i problemi presenti c’era quello annoso dell’accesso alla spiaggia ai Ripari di Giobbe. Abbiamo colto l’occasione di risolvere questo problema. La nostra soluzione è stata, essendo l’unica via di accesso pubblica al demanio, di rendere la riserva completamente accessibile al pubblico con un parcheggio pubblico ed una discesa pubblica. Il parcheggio verrà attrezzato a basso impatto, con ghiaietto e aiuole con lecci. Per delimitare gli stalli verranno utilizzate delle corde opportunamente ancorate al suolo. La discesa invece prevedrà una passerella di legno e acciaio, illuminata, sul percorso già esistente, rendendolo così in sicurezza ed agevole.»
Alcune immagini, in anteprima, estrapolate dal progetto
Ci sono poi altri interventi legati alla spiaggia del Ferruccio che lei ha voluto inserire nel progetto. Cosa può dirci a riguardo?
«Per quanto riguarda il Ferruccio, tempo fa ci è stato segnalato un terreno comunale in disuso, a gestione di un privato, che parte dall’incrocio con il Ferruccio e si addentra per parecchio verso l’interno (la strada d’accesso è quella posta di fronte al venditore di ortofrutta, ndr). Essendo l’area comunale in abbandono, non ci sarà un esproprio ed una parte di questo terreno verrà utilizzata come parcheggio nonché accesso per la spiaggia Ferruccio. Abbiamo deciso quindi di integrare anche questa zona nel progetto esecutivo di cui ho parlato precedentemente.»
Quindi, sintetizzando anche sul Ferruccio, cosa porterà in concreto questo progetto?
«Il Ferruccio avrà quindi il parcheggio e la discesa a mare, quest’ultima fatta dalle Ferrovie dello Stato. Noi come Comune ci occuperemo di piantumazione soprattutto. Entro quest’inverno le ferrovie ci ridaranno la possibilità d’accesso e, con il nuovo parcheggio, ridaremo alla città una nuova spiaggia addirittura molto più grande di quella dei Ripari.»
Tornando un attimo alla variante urbanistica al Piano regolatore, oggetto dell’ultimo consiglio. A cosa è servita?
«In entrambi i casi, per le due zone abbiamo dovuto adottare una variante urbanistica perché i due terreni non erano ad uso parcheggio ed abbiamo dovuto renderli conformi al progetto a livello urbanistico. La variante urbanistica, come per un PRG, richiede un iter ben specifico: dall’adozione, fatta a dicembre 2017, eventuali osservazioni, acquisizioni pareri ed infine all’approvazione finale, avvenuta nello scorso Consiglio comunale il 9 giugno.»
Una critica mossa dall’opposizione è che così facendo si trascurino le spiagge di Riccio e Saraceni. Come risponde a queste critiche?
«Tutte queste spiagge così caratteristiche e con aspetti naturalistici rilevanti, dovranno essere il nostro punto di forza per attrarre turisti, che già ad oggi arrivano numerosi da altre città proprio su queste spiagge. Questi tratti di costa incontaminata sono il nostro potenziale inespresso fin da quando ne ho memoria da bambino. È proprio questo ragionamento, a discapito di alcune critiche in Consiglio comunale, che ci ha fatto decidere di investire su spiagge come Ripari di Giobbe, Acquabella e Ferruccio. Non intendiamo ovviamente lasciare al loro destino le spiagge del Riccio e dei Saraceni, ma siamo ben consci come esse siano già “protette” da investimenti di ottimi imprenditori privati che danno vita ad un’attività turistica ben avviata da decenni.»
Quali saranno i costi di questo progetto?
«Il progetto prevede una spesa complessiva per le 3 spiagge (Ripari, Acquabella, Ferruccio) pari a 375 mila euro, di cui l’80% di questa spesa finanziata dalla Regione Abruzzo attraverso fondi europei.»
Quali potranno essere i tempi di realizzazione?
«Il termine dei lavori è previsto per quest’autunno. L’anno prossimo invece, con altri fondi che stiamo intercettando, metteremo in cantiere nella zona Sud gli accessi alla pista ciclabile, di cui ho parlato prima, che collegherà Ortona a San Vito. Nel giro di un paio di anni avremo in atto Piano demaniale, PRG e pista ciclabile zona Sud.»
Come si integrano questi progetti con quello della pista ciclabile da connettere con Francavilla e San Vito?
«Dai Saraceni a San Vito il lavoro è già appaltato, i terreni sono già stati espropriati, le opere sono state affidate e si sta già realizzando il progetto con i lavori tutt’ora in corso. Tutto questo tratto si dovrà coniugare anche ad un facile accesso da parte dei cittadini. Tutto il tratto di costa che passa sotto la “pinetina” di San Donato, costeggia i Ripari Bardella, si affaccia davanti l’unico trabocco ad Ortona ed arriva infine a San Vito, è un percorso bellissimo, ma purtroppo di difficile fruizione. Per questo motivo ho chiesto di effettuare uno studio su tutte le varie aree che saranno utilizzabili come accesso alla pista ciclabile. Abbiamo evidenziato così alcuni possibili nuovi parcheggi presso l’Acquabella e Ripari Bardella. Inoltre, la Provincia non è entrata in possesso con l’esproprio dei soli 4 metri di larghezza per la pista, ma di ben 20, e questi ci consentiranno di costruire una vera e propria viabilità parallela. In molti casi pensiamo di poter addirittura costruire parcheggi a spina di pesce fino a ridosso della pista ciclabile. Invece, per la pista verso Nord stiamo cercando bene le risorse finanziarie ma abbiamo un accordo preciso con la Regione: siamo chiamati ad elaborare un primo progetto, cioè uno studio di fattibilità che giustifichi il costo della pista fino a Francavilla. Poi la Regione ci finanzierà, in base alle risorse disponibili, tutto il progetto nella sua interezza o soltanto il primo tratto, dove per primo tratto intendiamo dal Peticcio, dove è attualmente ferma, passando per i Ripari di Giobbe e Ferruccio, fino ad arrivare al Riccio. In questo primo tratto la pista passerà nelle gallerie già presenti per arrivare ai Ripari di Giobbe. Da qui in poi stiamo attualmente affrontando le problematiche legate ad un esproprio e alla morfologia del territorio. Arrivare al Riccio sarà dunque il primo step, raggiungere Francavilla sarà il secondo.»
Sul tratto dei Ripari di Giobbe c’è il camping. Dove passerà la pista ciclabile?
«Questo è un problema che dovremo affrontare e risolvere a livello progettuale. La pista passerebbe nella galleria dell’ex tracciato ferroviario ma quando sfocia nei Ripari di Giobbe no, perché il tratto è in salita. Ad ogni modo, la pista può anche coesistere con il camping e lo spazio c’è. È un discorso da approfondire. Intanto andiamo avanti col primo “step” (la pista ciclabile fino al Lido Riccio, ndr).»

Da assessore con deleghe all’urbanistica, lavori pubblici e viabilità, come ha intenzione di gestire, sviluppare e integrare la pista ciclabile?
«Il Piano demaniale che noi contiamo di adottare entro due-tre mesi affronterà tutte le tematiche della costa. Insieme al PRG in fase di arrivo, ci sarà l’occasione per l’insediamento di attività artistiche e turistiche, ovviamente non impattanti per il territorio, lungo tutta la pista. C’è attualmente grande richiesta di insediare attività di vario genere lungo la pista ciclabile. Possiamo accogliere queste numerose richieste sfruttando le aree di verde pubblico, come discusso in consigli comunali precedenti, in cui contempliamo il Ciavocco e alcune altre aree specifiche. Il bando per questi spazi uscirà a giorni e ci aspettiamo una grande partecipazione. Sicuramente tutte le aree vicino la pista diventeranno interessanti dal punto di vista dei servizi turistici. Quello che vogliamo fare è permettere di accedere a queste aree e di dare loro la giusta destinazione d’uso, immaginando la nascita di chioschi o servizi di bike-sharing.»
Come pensa, invece, di operare sull’asse Postilli-Riccio?
«Per quanto riguarda la Postilli-Riccio, quel tratto di costa verrà interessato sia dal Piano demaniale, che permetterà l’insediamento di nuove attività balneari, sia dal PRG, che ci consentirà un ordinato uso delle aree rimanenti che attualmente sono soggette ad edificazione spontanea o abusiva. A questo punto con tutti questi progetti in cantiere, nell’arco di 3-4 anni, contiamo di utilizzare al massimo le nostre coste.»
Tre domande generali per concludere l’intervista. Prima domanda: le casse comunali languono mentre il suo è un assessorato che ha bisogno di risorse. Ha una strategia per poter lavorare nonostante ciò?
«Innanzitutto, stiamo partecipando a tutti i bandi possibili. L’ultimo a cui abbiamo preso parte riguardava la messa in sicurezza degli edifici scolastici, argomento a noi molto vicino dato che siamo stati i primi a fare l’analisi di vulnerabilità sismica per un edificio scolastico ad Ortona. Su temi fondamentali come turismo, scuole e revisione e manutenzione di edifici, metteremo somme cospicue nel prossimo bilancio perché sono obiettivi che noi consideriamo strategici. Oltre la ricerca di finanziamenti esterni stiamo cercando anche collaborazioni con privati per la soluzione di alcuni problemi puntuali, cercando di far coincidere interesse pubblico con quello privato. Un esempio lampante sono i campetti da basket sotto l’Orientale che sono proprio ora in fase di realizzazione. E così tante altre trattative che sono in corso per dare alla città nuovi spazi pubblici come parcheggi o piazze. Vedrete presto i frutti di questa strategia.»
Seconda domanda: sentiamo dire spesso da parte di qualche esponente della passata amministrazione, che questa giunta stia godendo di quanto predisposto in precedenza. Qual è il suo punto di vista?
«È ovvio che stiamo andando tutti nella stessa direzione, cioè il bene di Ortona. È naturale, parlando di opere pubbliche, che tanti progetti e tanti finanziamenti vadano oltre il loro mandato. Fa parte dello stato naturale delle cose. Come amministrazione stiamo ovviamente avviando nuove iniziative, ma sappiamo bene che, come per il progetto riguardante le spiagge nelle riserve naturali, l’iter per questo genere di cose è molto complesso: studio di fattibilità tecnico-economica, progetto definitivo, progetto esecutivo, appalto dei lavori, direzione dei lavori stessi, sono solo alcuni dei tanti passaggi da cui “un’idea” si trasforma in opera concreta. Sappiamo anche che tante nostre iniziative verranno portate a compimenti dopo di noi, ma questo di certo non mi farà smettere di fare il mio lavoro a ridosso della fine del mio mandato.»
Terza e ultima domanda: come giudica il primo anno di lavoro?
«Sicuramente positivo. Ho trovato un’ottima struttura comunale che lavora bene anche se sottodimensionata. L’ufficio tecnico ultimamente si è anche rinforzato con un ottimo dirigente quale l’Ing. Milena Coccia. Lavoriamo all’unisono e questo mi sembra un caso più unico che raro. Possiamo fare in modo che in Consiglio comunale vengano approvate tutte quelle delibere che rispondono ad esigenze concrete, cosa che non accadeva così spesso nella precedente amministrazione. La macchina amministrativa quindi cammina di buon passo. Sono molto fiducioso perché nel parlare con voi ho accennato a progetti ed opere come Piano demaniale e PRG, che arriveranno a breve e daranno nuova vita al territorio.»
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