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Prg adottato dal Consiglio comunale. Ed ora?


Ortona, 20 ottobre 2018 – Il Consiglio comunale adotta il Piano regolatore generale con 7 voti favorevoli (Cupido, Di Meo, Leonzio, Polidori, Trozzi, Schiazza e Sorgetti) e 1 astenuto (Marchegiano) IL VIDEO della votazione

Lo strumento urbanistico va a sostituire di fatto l'adottato del 2007. Ma attenzione: la strada verso l'approvazione finale è appena iniziata. Leonzio: "si apre una nuova pagina per Ortona"; Totaro: "adesso apriamo alla Città per le osservazioni"; Marchegiano: "piano è fotocopia del Coletti-d'Ottavio e poteva essere portato in adozione anche prima, evitando di continuare a far pagare tasse ingiuste ai cittadini"; Schiazza: "tutto merito della passata amministrazione"; Polidori: "piano recessivo e dannoso per lo sviluppo di Ortona"

Per molti è stata la vittoria dei Coletti; per alcuni si poteva fare meglio; per l'amministrazione Castiglione questo piano è la sintesi dei progetti del 2007 (Fratino) e del 2017 (d'Ottavio-Coletti). Quello che è certo è che Ortona, dopo ben 24 anni ha un nuovo piano regolatore generale adottato e allo stesso tempo "approvabile".

Il piano vigente però risale ancora al 1994; questo a causa – inutile girarci troppo attorno – dei fallimenti progettuali e politici delle amministrazioni Fratino prima, d'Ottavio poi. Quest'ultima si concluse, infatti, proprio con le dimissioni dell'ex sindaco Enzo d'Ottavio che le rassegnò in quanto non condivideva quel piano, portato con forza avanti da Gianluca Coletti, il quale aveva coordinato da assessore preposto i lavori di adeguamento dell'adottato-2007, partorendo alla fine un Prg che di fatto è lo stesso che sabato 20 ottobre l'amministrazione Castiglione ha portato in adozione. Coletti allora seguì politicamente in prima persona un lavoro che fu di "messa in regola" rispetto al piano portato in adozione dalla giunta di Nicola Fratino nel 2007, viziato da non pochi problemi tecnico-progettuali, tant'è che, approvato nel 2011, venne immediatamente bocciato dal Tar. Errori grossolani quelli commessi dal 2007 al 2011, che hanno costretto numerosi cittadini ortonesi a pagare l'Ici (poi divenuta Imu) su terreni trasformati da agricoli a edificabili, sui quali però non si poteva, oppure non si voleva, costruire. Il piano di Coletti però non venne adottato, perché non ci furono i numeri; episodio che mise la parola fine sull'amministrazione d'Ottavio.

La storia di questo Prg è molto intricata perché politicamente parte da lontano, e presta il fianco ad un mare di polemiche che, arrivati a questo punto, forse sarebbe meglio lasciarsi alle spalle. Polemiche che in questi giorni hanno governato, inevitabilmente e come è giusto che fosse, il dibattito pubblico in Città. Le stese polemiche sono state, come ci si aspettava, anche al centro dell'ultimo Consiglio comunale. "Parlare del passato è importante per non ripetere più gli stessi errori", ha affermato Giorgio Marchegiano durante la seduta di sabato 20. Finita la seduta, adottato quindi il piano, giunge però il momento della "realpolitik": si volta dunque pagina puntando all'approvazione finale. "Ma sia un processo condiviso con l'opposizione", ha chiesto sempre Marchegiano, unico rappresentante della minoranza, insieme alla Schiazza, presente in aula per via delle incompatibilità degli altri.

Simonetta Schiazza ha votato a favore ripetendo come un mantra che questo è il piano della sua amministrazione, ma è stata molto dura con l'attuale Sindaco per la questione della sua incompatibilità. Discorso che invece per Marchegiano "non interessa a nessuno ed esula dai problemi reali di Ortona". La Schiazza si chiede come sia possibile che Leo Castiglione non si dichiarò incompatibile a inizio 2017 mentre oggi invece non partecipa al voto. "Se si fosse dichiarato incompatibile allora – ha affermato la consigliera – forse avremmo adottato noi il piano, visto che la votazione finì 8 a 7 per loro e lui votò per il rinvio dello stesso piano che oggi porta in adozione".

Le votazioni di sabato 20 ottobre

Simonetta Schiazza festeggia l'adozione: "è il nostro Prg"

COSA SUCCEDE ORA? L'ITER DEL PRG. In Consiglio comunale si è votato favorevolmente sull'adozione; ciò significa che siamo soltanto all'inizio dell'iter che, prima o poi (impossibile ad oggi prevedere quando) porterà all'approvazione definitiva dello strumento urbanistico. "Di solito ci vogliono due anni ma se saremo bravi arriveremo prima", dice il sindaco Leo Castiglione al nostro Blog. Nel mentre, c'è subito la fase delle osservazioni che tutti i cittadini possono depositare in Comune attraverso un modello che presto sarà messo a disposizione sul sito del Comune di Ortona. Queste osservazioni poi saranno votate una per una dal Consiglio comunale ed eventualmente andranno ad integrare il piano al momento della successiva approvazione finale.

Per dare una sua impronta sul Prg, l'amministrazione ha in mente di utilizzare la fase delle osservazioni, presentandone alcune "d'ufficio" (come le ha definite l'assessore Totaro nella nostra intervista). Ma su questo la minoranza è scettica e sia Marchegiano che la Schiazza hanno avuto modo di affermarlo sabato in Assemblea. Riportiamo le loro dichiarazioni estrapolandole dai tweet del nostro liveblog.

Le affermazioni di Giorgio Marchegiano

Le parole di Simonetta Schiazza

La Schiazza ha fatto riferimento anche al rischio di esporsi a eventuali ricorsi, di cui effettivamente – ma a prescindere dalle osservazioni – da giorni si fa un gran parlare in Città. E proprio sui paventati ricorsi, di cui pubblicamente l'attuale Pd ortonese ha molto parlato, si è espresso l'assessore all'Urbanistica Gianni Totaro: "c'è già chi pensa a come bloccarci, assurdo e poco serio".

LE REAZIONI POST-CONSIGLIO. "Nella gestione di questo piano emerge tutta l'inconsistenza di questa amministrazione, non c'è nessuna idea, come sempre si naviga a vista", afferma nelle sale del Consiglio il consigliere di minoranza Peppino Polidori, rimasto come spettatore ad assistere alla seduta, data la sua incompatibilità. "Anche qui, come in tante vicende di questo Comune, andrebbero verificate le responsabilità, però manca ancora una firma della maggioranza alla mia proposta di istituire una commissione d'inchiesta", chiosa Polidori che poi mette tutto nero su bianco su Facebook parlando del piano di "Tommy & Leo", con tanto di foto d'archivio che vede immortalati Tommaso Coletti e Leo Castiglione, entrambi consiglieri nella passata consiliatura.

"Forse sarebbe stato opportuno nominare un Commissario esterno, per gestire questa fase di adozione del Piano, oppure suddividere il Piano in lotti", è stata questa invece la lamentela di Angelo Di Nardo che non ha partecipato alla seduta per incompatibilità.

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