Intervista a Fabrizio Montepara, sindaco di Orsogna e candidato a consigliere regionale per la Lega nella circoscrizione provinciale di Chieti

Ortona, 26 gennaio – Il candidato Fabrizio Montepara ha inaugurato questa mattina la sua sede elettorale di Ortona, in corso Vittorio Emanuele. Non pochi i simpatizzanti del partito di Matteo Salvini accorsi per conoscere e salutare il sindaco di Orsogna che conta molto sul bacino elettorale ortonese.
Noi di "66026ilblog" abbiamo raggiunto il posto per una breve intervista al sindaco di Orsogna, ora candidato per la Lega a sostegno del candidato presidente Marco Marsilio.
Montepara, perché ha deciso di aprire una sua sede elettorale ad Ortona?
Aprire una sede elettorale è un buon momento per avvicinare la politica al cittadino. Lo faccio ad Ortona perché riconosco che questa città sia il punto di riferimento, il fulcro dell’asse della Marrucina. Un’area che purtroppo resta ancora ai margini di questa Regione. Ortona con le sue eccellenze strutturali e infrastrutturali come il porto, l’autostrada, le ferrovie, le sue cantine… ha tutte le caratteristiche per essere la porta di tutto l’entroterra.
Qual è la prima cosa che farà se sarà eletto consigliere regionale?
Proporrò di riattivare le procedure di trasformazione del vecchio tracciato ferroviario della Sangritana affinché diventi una via di collegamento turistica del nostro territorio, da Ortona fino a Guardiagrele. È un progetto che voglio riprendere in mano e che da sindaco di Orsogna proposi, insieme ad altri comuni, già nel 2002.

Dialogherà, in caso di elezione, con l’amministrazione comunale di Ortona?
Da consigliere regionale mi sentirei rappresentante dell’intera Regione. È ovvio però che, essendo di una certa zona, e conoscendo i suoi problemi, cercherei di essere più incisivo per quel territorio. Ritengo fondamentale il dialogo con le amministrazioni locali proprio perché, essendo io stesso un sindaco so quali sono le difficoltà che un primo cittadino affronta quotidianamente. Ogni Comune è il “front-office” dello Stato, e gli organi al di sopra di loro devono assolutamente mettersi a completa disposizione. E poi con Leo (Castiglione, ndr) mi lega una grandissima amicizia già da quando era assessore al sociale. In più, ho avuto modo di conoscere diversi suoi collaboratori e assessori, quindi penso che se le cose andranno per il meglio sarà una bellissima collaborazione.
Si vota il 10 febbraio. Questa data può essere un problema per molti Comuni dell’entroterra, data l’allerta meteo. Lei non teme il fatto che questo potrebbe influire sull'affluenza di quei comuni, preziosi per chi come lei si interfaccia con questi territori?
Questo è l’ultimo “regalo” che ci hanno fatto la sinistra e il Pd, dopo aver abbandonato la Regione per trovare posti al sole a Roma, scaricando le loro responsabilità. Comunque noi non siamo preoccupati, perché, dato che l’azione di Salvini al Governo nazionale sta andando molto bene, questo sarà un voto molto politico che emergerà soprattutto dalle grandi città, che difficilmente avranno problemi di affluenza per via del maltempo. Il problema semmai dovrebbero porselo gli uomini di Legnini che, al contrario nostro, devono contare sui voti dei piccoli comuni.

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