Cinzia D’Eramo, 49 anni, vive a Francavilla al Mare con suo marito e i suoi 2 figli, Giulia e Alessandro. Laureata in lettere classiche con 110 e lode, ha un master in specializzazione all'insegnamento secondario ed un perfezionamento di didattica della lingua italiana. Ex atleta, ha studiato per anni il pianoforte; dopo la scuola di teatro con Enzo Garinei, ha recitato per alcuni anni nella compagnia "Il Mosaico". Professoressa di lettere e latino presso il Liceo Scientifico "Alessandro Volta" di Francavilla al Mare, è caporedattrice di "professioneinsegnante.it", rivista online dell’omonima associazione che si occupa di informazione, formazione, orientamento, cultura e diritti dei lavoratori. In vista delle Regionali del prossimo 10 febbraio è candidata nella lista circoscrizionale di Chieti del Movimento 5 Stelle. Ecco l'intervista

Cinzia D'Eramo, in caso di elezione quale sarà il suo primo atto da Consigliere regionale?
In caso di elezione, il mio primo atto sarà volto all’attuazione di un progetto sistemico e centralizzato a livello regionale, finanziato coi fondi Por (Programma Operativo Regionale/fondi europei indiretti, ndr), che si prefigga l'obiettivo di recuperare i ritardi nelle competenze di base degli studenti della scuola primaria. Un tempo avremmo detto: "saper leggere, scrivere e fare di conto". Ciò può essere fatto aggiungendo al tempo curriculare, per quelle classi che aderiscono, ore di italiano e di matematica per il recupero e il potenziamento mirato di quelle competenze, affidandole a docenti presi dalle graduatorie (che accumulerebbero anche punteggi con queste lezioni). Si otterrebbe così anche un contenimento, in parte, dell’emorragia di docenti dalle regioni del Sud e delle isole verso le altre regioni.
Relativamente al turismo, pensa che Ortona possa intraprendere un percorso simile a quello fatto da Francavilla negli ultimi anni?
Il turismo nell’Abruzzo costiero va sviluppato a partire dalla depurazione dei mari e dei fiumi, problema irrisolto delle nostre coste e che ostacola un ampio turismo balneare, insieme all’altro grave problema dell’erosione costiera. Il turismo costiero non può risolversi con eventi sporadici come concerti concentrati in alcune date estive. È evidente che ci sia la necessità di ammodernare l’offerta turistica, rimasta inspiegabilmente legata a modelli di fruizione ormai sorpassati. Scarseggiano, infatti, nuovi visitatori provenienti da luoghi lontani. Occorre dare un’accelerazione all’attrattività dell’Abruzzo, che ha un grande potenziale inespresso anche a causa dell’inadeguatezza dei servizi telematici offerti e della poca disponibilità ad adattarsi all’innovazione tecnologica, all’assenza di un centro unico per il turismo che renda facilmente reperibili informazioni di potenziali percorsi, soggiorni, itinerari. Sarà essenziale la valorizzazione di prodotti unici che siano immediatamente riconoscibili a livello globale, difendibili e non replicabili da altri. Francavilla, Ortona e altre località costiere potranno coniugare il turismo balneare a percorsi culturali (cammini dannunziani, della musica, dell’arte tra castelli, resti archeologici, musei…) percorsi ambientali (passeggiate tra riserve, cammini alla scoperta della biodiversità terrestre e marina), percorsi del gusto (storia e degustazione di prodotti enogastronomici tipici) e tanti altri. I turisti potranno crearsi un proprio personale percorso da intraprendere in Abruzzo, rendendo unica la loro esperienza. Per far tornare a crescere il turismo, è necessario lavorare principalmente su quattro dimensioni: efficienza, innovazione, integrazione e internazionalizzazione. In quest’ottica anche il porto di Ortona dovrà trovare una collocazione che ne sviluppi le potenzialità di rotta verso le isole Croate e Tremiti, senza che alcun deposito di Gpl, né nuove trivellazioni, possano mettere a rischio il panorama e l’ambiente naturale.
Come può l’Abruzzo essere “terreno fertile” per quei giovani che vogliono restare e non andare via?
Lo sviluppo del turismo è una ghiotta occasione per muovere l’economia locale e generare lavoro; inoltre potrà portare alla ripopolazione di luoghi collinari vicino alla nostra costa che tendono ad essere progressivamente abbandonati dai giovani. Realtà rurali ricche di vigneti e uliveti, borghi tipici ricchi di storia e cultura dovranno tornare a nuova vita. In quest’ottica sarà necessario sostenere un forte programma di sviluppo, crescita e occupazione del nostro territorio cercando di reperire, a differenza di quanto è stato fanno sinora, quante più risorse possibili nell'ambito dei fondi europei e cercando di spendere tali finanziamenti in modo rapido ed efficace in ogni settore per promuovere così l'occupazione, uno dei principali problemi della nostra amata regione.
Il M5s non ha candidati ortonesi nelle sue liste. Come pensa di convincere l'elettorato ortonese a sostenere la vostra lista circoscrizionale?
Il M5S ha un’unica lista e per questo motivo i candidati della provincia di Chieti sono 8. È dunque impossibile avere un candidato in ogni località. Il portavoce eletto dovrà, dunque, occuparsi direttamente del territorio che è chiamato a rappresentare, mostrando conoscenza della realtà locale, disponibilità, ascolto e attenzione. Conosco bene Ortona perché è una città estremamente vicina a Francavilla e perché ho insegnato sia al liceo Classico che al Nautico per diversi anni. Oggi insegno al Liceo Scientifico "Volta" che ha sede sia a Francavilla che ad Ortona. Ho perciò intessuto, da anni, reti di rapporti professionali, culturali e amicali con i cittadini di Ortona. Conosco molto bene anche la situazione dell’ospedale di Ortona, che ha sempre servito anche Francavilla ed è un centro sanitario essenziale da ripotenziare, ad esempio il punto nascita chiuso ed un pronto soccorso che di fatto non lo è più.
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