È nato ieri, 12 febbraio 2019, a Palazzo Fibbioni a L'Aquila, il Coordinamento regionale delle consulte giovanili, struttura di raccordo di tutte le realtà giovanili presenti sul territorio abruzzese. Avviato un percorso di condivisione di intenti e ambizioni per la creazione di un organo regionale. Il coordinatore della Consulta Giovanile de L'Aquila: "Porteremo al nuovo Governatore la proposta di una legge regionale che preveda il riconoscimento di questo organismo e l’obbligatorietà per la Regione del nostro parere su tutte le politiche giovanili".

L'AQUILA, 12 febbraio — Le consulte giovanili di Ortona, Vasto, L’Aquila, Tornimparte, Scoppito, Tortoreto, Pizzoli e Fossa si sono riunite a L'Aquila, presso Palazzo Fibbioni per dare vita ad un nuovo progetto: una Consulta Regionale. Dal tavolo di lavoro si è costituito un primo gruppo di coordinamento regionale tra le consulte dei comuni partecipanti, necessario per dare le fondamenta di quello che dovrà poi strutturarsi come un organismo a stretto contatto con la Regione Abruzzo.
“L’idea è quella di condividere un percorso fatto insieme” racconta in apertura Mario Schettino, coordinatore della consulta giovanile del comune de L’Aquila, “partire dalle realtà già attive sui territori, aiutare le più giovani a crescere, e iniziare a strutturare un modello di coordinamento a livello regionale, partendo da una legge già esistente ma mai applicata”.
Le consulte giovanili infatti sono riconosciute legalmente a livello locale, nei comuni, in alcuni dei quali hanno addirittura diritto di veto sulle proposte delle amministrazioni in materia di politiche giovanili, ma non a livello regionale.
“Questa legge, del 2001, è divenuta obsoleta e non risponde più alle esigenze operative dei giovani. Questa prevede un modello di tipo verticale e a nomina, modello che noi non condividiamo. Vogliamo un organo che sia invece orizzontale ed inclusivo di tutte le consulte presenti sul territorio abruzzese. Chiederemo un appuntamento con il nuovo Governatore” continua Schettino “porteremo la proposta di una nuova legge regionale, che preveda il riconoscimento di questo organismo e l’obbligatorietà per la Regione del nostro parere su tutte le politiche giovanili a livello regionale, come d'altronde già accade per molte consulte a livello comunale”.
“La consulta giovanile” ci tiene ad aggiungere Patryk Kalinski, rappresentante della consulta di Scoppito, “è un percorso formativo alla vita civile, alla vita amministrativa dei territori”.

“Dopo anni in cui le consulte comunali hanno lavorato sul territorio senza mai incontrarsi, finalmente hanno avviato un percorso di condivisione di intenti e ambizioni. Il compito che ci attende è appena cominciato, ci sono dettagli da definire insieme ma, nonostante ciò, abbiamo trovato un’ottima sintonia che sarà fondamentale per raggiungere questo obiettivo comune” affermano i membri della Consulta Giovanile di Tortoreto.
Lorenzo Gatta, presidente della consulta di Ortona “Abbiamo richiesto questo incontro poiché crediamo fortemente nella collaborazione tra ragazzi, vogliamo convogliare gli sforzi di tutte le consulte in un unico grande progetto”.
“Quest’organo sarà un passo fondamentale per fare rete tra le Consulte presenti in Abruzzo e per incentivarne la nascita di nuove sul territorio” conclude Martina Gigante, all'incontro per rappresentare Tornimparte “È importante che i giovani acquisiscano un ruolo attivo nella vita amministrativa regionale”.
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