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Bando "Foro", l'ira di Castiglione: "Basta illazioni e sospetti sui media, se qua


Dura la risposta del sindaco Castiglione alle parole di Simonetta Schiazza che, riferendosi al bando sulle concessioni demaniali in C.da Foro, lo ha accusato di fare "politica di vecchio stampo". "Se la Schiazza ritiene vi sia stato qualcosa di illecito, si rechi alle autorità giudiziarie". Così si pronuncia il Sindaco, che invece sulle frasi dette dal dirigente Coccia precisa: "Se qualcuno ha fatto affermazioni in Consiglio comunale che possono lasciare adito a dubbi e insinuazioni sull'onestà della mia amministrazione, bisogna chiederne conto direttamente a chi ha fatto queste affermazioni".

Prosegue la polemica che riguarda il bando, scaduto il 10 maggio, relativo alle concessioni per ombreggi per alcuni tratti di spiaggia in contrada Foro.

Tutto è iniziato con il botta e risposta tra i consiglieri di minoranza ed il Sindaco dopo che, anche nel suo intervento in Consiglio comunale lo scorso 10 maggio, aveva rigettato al mittente le parole "dubbio" e "sospetto" usate dall'opposizione.

Protagonisti di queste ore sono invece Simonetta Schiazza e il Sindaco. Lo stesso Castiglione risponde a tono ad alcune dichiarazioni rilasciate dal consigliere Simonetta Schiazza, che lo ha accusato di fare "politica di vecchio stampo".

"Basta illazioni e sospetti sui giornali, facesse il suo dovere di consigliere comunale portando gli atti all'autorità giudiziaria se ritiene vi sia stato qualcosa di illecito". Così il sindaco Castiglione ha invitato il consigliere Simonetta Schiazza a rivolgersi alla Procura.

"Alla consigliera Simonetta Schiazza – dichiara il sindaco Leo Castiglione – rinnovo l’invito, già fatto in aula durante il Consiglio comunale, a rivolgersi immediatamente all'autorità giudiziaria per appurare quanto da lei dichiarato, piuttosto che utilizzare gli organi di stampa come tribunale. Poiché le affermazioni da lei fatte sono gravi e lesive dell’immagine dell’amministrazione pubblica, sia della componente politica che di quella tecnica, e quindi della Città. Perché dalla confusione di tutte queste parole, che dicono e non dicono e che insinuano solo sospetti ma non verità, si sta costruendo una macchina del fango volta a demonizzare l’operato dell’amministrazione. Inoltre, le accuse lanciate dalla consigliera sono così gravi e infamanti che se ci fosse anche solo un minimo dubbio sarebbe suo dovere come rappresentante dei cittadini e come consigliere comunale formulare esplicita e formale denuncia alla Procura della Repubblica".

"Già altre volte la consigliera Schiazza è stata protagonista di “sommari processi in aula consiliare” – prosegue il Sindaco – con accuse pesanti nei confronti, addirittura, dei colleghi di maggioranza salvo poi dimenticare tutto e tornare ad amministrare con gli stessi. La responsabilità di un consigliere comunale, sia esso di maggioranza o di opposizione, è quella di tutelare gli interessi della collettività non solo a parole ma soprattutto con gli atti, per cui la consigliera dimostrasse alla città la veridicità delle sue dichiarazioni. E se qualcuno ha fatto affermazioni in Consiglio comunale – conclude Castiglione – che possono lasciare adito a dubbi e insinuazioni sull’onestà della mia amministrazione bisogna chiederne conto direttamente a chi ha fatto queste affermazioni".

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